MAILLOL, Aristide-Joseph-Bonaventure
Scultore e incisore, nato il 25 dicembre 1861 a Banyuls-sur-Mer. Iniziò gli studî da pittore nello studio Cabanel (1882-90), al cui insegnamento sfuggì stringendo amicizia con il Gauguin e con E. Bernard. Risalgono a quell'epoca i notevoli arazzi in lana esposti alla Société nationale. Pure ispirati a Pont-Aven le incisioni in legno, e altri minuti oggetti in cui il M. esercitò la sua abilità manuale. Come scultore, il M. è un autodidatta; per questo anche le sue opere migliori, difettano di tecnica e spesso di staticità, inconvenienti che scompaiono nelle piccole terrecotte che emanano il fascino delle Tanagre e hanno quel certo che chiamato da J. E. Blanche "impressionismo provenzale". La prima opera di grandi dimensioni a cui deve la notorietà, è una figura giovanile, il Ciclista Gaston Collin. Seguì una serie di busti, tra cui quello del Renoir, e di grandi figure animate da un rinnovato senso dell'antichità: una Flora, una Pomona, una Venere con collana. I Cahiers d'art del 1929 iniziarono una campagna per ottenere al M. la consacrazione di un'ordinazione ufficiale; ne seguì il monumento a Cézanne, attualmente alle Tuileries.
Bibl.: M. Denis, A. M., l'Occident, Parigi 1905; L. Werth, L'Art, Parigi 1910; O. Mirbeau, A. M., Parigi 1924; A. Levison, in L'amour de l'art, 1924, p. 377 segg.; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929; J. E. Blanche, Les arts plastiques, Parigi 1932.