AREQUIPA (A. T., 153-154)
Città del Perù, capoluogo del dipartimento omonimo, a 2329 m. s. m., a 90 km. dalla costa, ai piedi del vulcano Misti. È attraversata dal Río Vitor, ha le case costruite con la pietra bianca fornita dalle cave situate alle falde del vulcano, e si presenta oltremodo pittoresca tra il verde del paesaggio cìrcostante e l'azzurro intenso del cielo, mai velato da brume, per la gran secchezza del clima. Nei dintorni della città sorgono numerosi borghi, ricchi di acque fredde e termali: Tiboya, a 15 km. a O., è particolarmente frequentata, perché offre dei dintorni verdeggianti molto ameni. Arequipa è nel complesso una bella città, con vie spaziose e begli edifici: vi sono notevoli soprattutto chiese e conventi. Possiede varî ospedali, teatro, biblioteca pubblica, università, camere di commercio, corte superiore di giustizia, ed è, infine, sede di vescovado. I suoi abitanti (58.000 nel 1925) sono occupati nelle industrie tessili e minerarie (oro, argento e pietre preziose) e nei commerci, assai attivi. È stazione dell'ardita ferrovia che da Mollendo sale a Juliaca, e di qui raggiunge poi da una parte Cuzco e dall'altra Puno.
Forti terremoti l'hanno spesso colpita: particolarmente disastroso è stato quello del 1868, da cui fu quasi completamente distrutta.
Il dipartimento costiero di Arequipa, situato tra quelli di Ica, Ayacucho, Apurimac, Cuzco, Puno e Moquegua, ha una superficie di 56.857 kmq. e una popolazione di 230.000 ab. (4 per kmq.). È prevalentemente montuoso, con cime superiori ai 6000 m., e ricco di vulcani. Il clima è arido, soprattutto nella zona costiera, dove non cadono, in media, più di 200-250 mm. di pioggia all'anno. Le coltivazioni sono possibili, dunque, soltanto nelle valli interne e - per la zona costiera - nelle località dove può praticarsi l'irrigazione artificiale.
Si coltivano grano, granturco, orzo, viti, alberi da frutta, canna da zucchero, cotone, caffè; si alleva numeroso bestiame bovino, ovino e caprino; tra le industrie, sono fiorenti quelle dei tessuti di lana e di cotone, le industrie minerarie, alimentate da giacimenti d'oro, argemo, rame, ferro e carbone, e infine le industrie agricole. Prospero è il commercio, assai favorito dalla ferrovia che collega il Pacifico al bacino del lago Titicaca e a Cuzco.
Storia. - Il nome si attribuisce all'Inca Mayna Capac. Francisco Pizzarro e Diego de Almagro visitarono la località nel 1534 e nel 1537; e quando la rivalità fra i due era più forte, fu fondata la città di Arequipa, che prese partito per Almagro il giovane, dopo la carneficina dei partigiani di Pizzarro a Lima (1541). Presto acquistò importanza colonizzatrice; nella seconda metà del sec. XVI, fu creato il suo vescovado con un seminario e un collegio di gesuití che durò fino all'espulsione dell'ordine, nel sec. XVIII. Nell'anno 1582, fu in parte distrutta da un terremoto, e il territorio fu organizzato sotto il vicereame di Francisco de Toledo. Quando il cacicco Tupac Amaru pretese di restaurare il primitivo impero degl'Incas (1780), i coloni spagnoli di tutta la regione si videro costretti a rifugiarsi in Arequipa per sfuggire all'offemiva indiana.
In virtù della divisione amministrativa del vicereame, operata nel 1783, Arequipa formò una delle sette intendenze con gli altri distretti di Camaná, Condesuyos, Collaguas e Maquehua. Durante la guerra d'indipendenza, l'insurrezione sorta nella città di Lima si propagò per tutto il territorio di Arequipa; e nelle pampe di Miraflores, l'esercito dei rivoluzionarî sostenne un disgraziato conflitto con le truppe spagnole. Antonio José de Sucre riuscì a dominare la città durante qualche tempo, nel 1823; nel 1824 Simón Bolívar riorganizzò il nuovo dipartimento peruviano, diede opera ad incoraggiare lo sviluppo dell'agricoltura e dell'industria; questa misura e la creazione di molte scuole e centri d'insegnamento tecnico furono le basi del progresso di Arequipa. Però, durante parecchi anni, la città fu focolaio di ammutinamenti e cospirazioni contro il governo repubblicano. Nel 1836 il dipartimento rimase incluso nello stato peruviano del Sud che, con quello del Nord e la Bolivia, formò una confederazione sotto la presidenza del dittatore boliviano Santa Cruz. Nel 1857 la città sempre ribelle fu presa per assalto e saccheggiata dalle truppe governative. Gli ultimi avvenimenti di tal genere sono dell'anno 1867, quando i cittadini di Arequipa imposero la loro volontà rivoluzionaria al governo supremo della repubblica. Soltanto da allora la vita del dipartimento è stata pacifica; le ricchezze naturali sono state sfruttate con incremento straordinario. Oggi il dipartimento di Arequipa è uno dei più importanti del Perù.