appendicite
L’infiammazione dell’appendice cecale. Sembra essere tra le malattie più antiche, anche se riconosciuta come entità nosologica solo in epoca relativamente recente. Se ne distinguono due forme: acuta e cronica.
Le cause sono difficili a stabilirsi nel singolo caso e non sembrano mai agire isolatamente: calcoli fecali, infezioni, stasi intestinale, abnorme pervietà del lume appendicolare, flogosi locali intraparietali, ecc. Si distingue una forma catarrale, con processi infiammatori semplici locali, che possono regredire senza lasciare tracce oppure evolvere verso la forma di a. suppurativa o flemmonosa. Per azione dei germi anaerobi, la flogosi può assumere il tipo gangrenoso (a. gangrenosa) e, infine, per l’azione delle tossine microbiche o per compressione esercitata da fecalomi può aversi la forma di a. necrotica. Il peritoneo è sede di processi flogistici (peritonite circoscritta o generalizzata) che vanno dalle forme più lievi di peritonite reattiva a quelle di peritonite purulenta e gangrenosa. La sintomatologia consiste in dolori addominali, a sede caratteristica nella fossa iliaca destra, ma che, per anomalie di posizione dell’appendice, possono essere avvertiti anche in sede differente (epigastrio, fianco destro, linea mediana dell’addome, ecc.), rendendo così meno immediata la diagnosi. La forma più caratteristica è quella che insorge acutamente in forma di colica o attacco appendicolare. Oltre ai dolori sono presenti altri sintomi: febbre, nausea, vomito, contrattura della parete addominale in corrispondenza della zona dolorosa; con estrema frequenza si ha sospensione della funzione intestinale, raramente diarrea. Localmente, una volta cessata la contrattura della parete addominale, si può palpare il cosiddetto piastrone appendicolare, cioè una massa appiattita, piuttosto superficiale e consistente, formata da tessuto infiammatorio in avanzata evoluzione fibrosa. La gravità e la durata dei disturbi sono variabili. Una forma di a. acuta particolarmente grave è quella accompagnata da peritonite generalizzata. Per la diffusione della flogosi agli organi con cui l’appendice viene in contatto, i dolori possono assumere i caratteri propri delle colecistiti, delle cistiti, delle sigmoiditi, ecc. L’attacco appendicitico può evolvere verso forme gravi (peritonite, perforazione, ecc.) per cui si rende necessario l’intervento chirurgico (appendicectomia). Particolari forme di a. acuta sono: l’impropriamente detta a. tossica, caratterizzata da una grave tossiemia, con albuminuria, ematuria, ittero ed ematemesi; l’a. fulminante, rara, con segni di peritonite grave a rapida evoluzione.