Vedi APOXYOMENOS dell'anno: 1958 - 1994
APOXYOMENOS (ἀποξυόμενος)
È l'atleta che si deterge, la più famosa e la più ammirata nell'antichità (vedi Plin., Nat. hist., xxxiv, 62) fra le statue di Lisippo. Fu riconosciuta in una replica romana trovata nell'aprile 1849 in Trastevere e conservata nei Musei Vaticani (Gabinetto dell'A.). Il Tenerani ne integrò le parti mancanti, talune anche erroneamente, come un dado che gli pose fra le dita della mano destra. La scoperta a Delfi di un'altra presunta statua atletica di Lisippo, l'Agias, che ha rivelato un aspetto più conservativo dell'arte del maestro, e, d'altro canto, la presenza nell'A. di talune innovazioni proprie di un'epoca più tarda, hanno fatto escludere a taluno l'attribuzione a Lisippo dell'A. vaticano, riferendone la paternità al figlio Daippos o ad altro scultore più tardo. Ma i più persistono nella primitiva attribuzione, ponendo l'A. nella fase della piena maturità del lungo itinerario artistico di Lisippo, intorno all'ultimo quarto del IV sec. a. C., quando la totale conquista dei propri mezzi espressivi già proiettava la personalità dell'artista verso l'ellenismo.
Bibl: Helbig, I2, 23; E. A. Gardner, Six Greek Sculptors, Londra 1910, pp. 210-225; F. P. Johnson, Lysippos, Durham 1927, pp. 81-91; G. Kleiner, Ueber Lysipp, in Festschrift B. Schweitzer, Stoccarda 1954, p. 232; v. bibl. generale s. v. Lisippo.