Letterato e scienziato (Lecco 1824 - Milano 1891), prof. di geologia nell'univ. di Pavia (1861-62), poi nell'Istituto tecnico superiore di Milano (1862-78), quindi nell'Istituto di studî superiori di Firenze (1878-83) e infine (dal 1883) di nuovo a Milano, dove diresse anche il Museo civico di storia naturale; socio nazionale dei Lincei (1875). Si occupò principalmente della geologia e della paleontologia della Lombardia, e sostenne l'unità strutturale delle Alpi lombardo-svizzere. Sacerdote (dal 1848) di idee liberali, propugnò la necessità di porre fine al dissidio tra Stato e Chiesa e, contro i fautori di una politica avversa alla conciliazione, pubblicò il libro Gli intransigenti (1886), assai polemico contro alcuni ambienti della Curia; fondò inoltre il periodico Il Rosmini, con chiari intenti liberali, e cercò di mostrare in varie opere la concordia tra il progresso scientifico e il cattolicesimo (Il dogma e le scienze positive, 1884). Autore di un Corso di geologia (3 voll., 1871-73), fu anche apprezzato per i suoi versi e le opere di divulgazione scientifica, tra le quali Il bel Paese (1876).