RISSO, Antoine
RISSO, Antoine (Joseph). – Nacque a Nizza l’8 aprile 1777 da Jean-Baptiste, falegname e commerciante, e da Thérèse Fidelle.
Divenuto presto orfano di entrambi i genitori, fu accudito da uno zio materno che lo mandò appena undicenne a lezione da Giovanni Battista Balbis a Villafranca. Nel 1792, a ridosso dell’entrata delle truppe francesi a Nizza, Risso, allora quindicenne, diventò apprendista presso la farmacia tenuta da Augustin Balmossière-Chartroux che, dopo sette anni, ne certificò il buon livello raggiunto. Dispensato dal servizio militare, nel 1799 continuò la sua formazione presso l’ospedale militare di Nizza, divenendo farmacista di terza classe. Nel 1801 fu nominato giardiniere en chef dell’École centrale, con l’incarico di dirigere i lavori del giardino botanico, sorvegliare la conservazione delle piante e procacciarne di nuove.
Nel novembre del 1802 il Collège de pharmacie diplomò Risso farmacista; acquisì una farmacia a Nizza, sita nell’allora rue Egalité, che divenne presto una delle più rinomate della città. Parallelamente, continuò le sue ricerche scientifiche. Nel 1809 inviò a Parigi, in forma manoscritta, l’Ichthyologie de Nice ou histoire naturelle des poissons du département des Alpes Maritimes, in cui si rifletteva anche la passione per l’alpinismo; il trattato venne apprezzato dal famoso ittiologo Bernard Germain de Lacépède, che ne caldeggiò la pubblicazione. Il saggio uscì a Parigi (1810) con dedica allo stesso Lacépède. L’opera riscosse un discreto successo, e gli valse la stima sia di Georges Cuvier sia di Étienne Geoffroy Saint-Hilaire. Legato alla passione per le escursioni alpine fu il saggio Observations géologiques sur la presqu’île de Saint-Hospice, aux environs de Nice, département des Alpes Maritimes, pubblicato nel Journal de Physique (1813, n. 77, pp. 197-209). Né Risso mancò di dar seguito alla originaria passione per la botanica; interessato alla coltivazione degli agrumi nella sua regione dava alle stampe a Parigi, nel 1813, l’Essai sur l’Histoire naturelle des orangers […], cultivés dans le Département des Alpes Maritimes.
Si sposò nel 1813 con Marie Joséphine-Louise Défly ed effettuò nel mese di maggio il primo soggiorno a Parigi, prendendo contatti con l’ambiente scientifico; il 25 del mese, all’Odéon, ascoltò le Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, che poté seguire con competenza giacché sapeva suonare sia il flauto sia il contrabbasso, divenendo in seguito membro fondatore della Società Philarmonique di Nizza. Sempre in quell’anno fu nominato professore di scienze fisiche e naturali al Lycée di Nizza e conservatore dell’annesso Jardin botanique e della Pépinière. Tornato a Nizza, proseguì alacremente le sue ricerche. Nel 1815, quando Nizza tornò a essere un possedimento del Regno di Piemonte, dovette abbandonare il posto di docente. Nel 1816 uscì a Parigi la sua Histoire naturelle des crustacés de la mer de Nice. Nel 1817 il suo diploma di farmacista fu rinnovato dal magistrato del Protomedicato di Torino.
Nel 1822 Risso ritornò sulla questione della coltivazione degli agrumi con una Histoire et culture des orangers, che usciva a Parigi con la collaborazione del botanico Pierre-Antoine Poiteau. L’opera era corredata da ben centonove tavole di pregevole fattura e notevoli per la scrupolosità dei caratteri illustrati; fu riedita a Parigi nel 1872, aumentata di un capitolo Sur la culture dans le Midi de l’Europe et en Algérie, a cura di Alphonse Du Breuil e ancora nel 2000, in riproduzione facsimilare e commento, a cura di Bernard Aubert e Joseph Marie Bové.
Nel 1825 decise di vendere la farmacia a un suo allievo, Louis Roubaudi, per potersi dedicare interamente alla storia naturale; nel 1826 dava alle stampe l’Histoire naturelle des principales productions de l’Europe méridionale et particulièrement de celles des environs de Nice et des Alpes Maritimes (I-V, Parigi). Seguì l’anno successivo l’Énumeration des mammifères, oiseaux et reptiles des Alpes maritimes, suivie de l’Histoire naturelle des poissons de la Méditerranée qui fréquentent leurs côtes dans le golfe de Nice, pubblicato a Parigi; nel 1831 fu incaricato di prendere parte ai lavori della Commission des bois et forêts, insediata a Torino, dove presentò diverse comunicazioni. Lo stesso anno fu nominato professore di chimica farmaceutica e botanica nell’École préparatoire de médecine et de pharmacie, che era stata fondata a Nizza nel 1814.
Nel 1840 Risso partecipò attivamente alla seconda Riunione degli scienziati italiani, che si tenne a Torino: nella seduta del 25 settembre fornì «schiarimenti sopra alcuni animali dell’Europa meridionale», per poi «fare una rivista più estesa di molte specie da lui riscontrate»; riferendo sul genere Blennius, segnalò le inesattezze in cui era caduto Achille Valenciennes (cfr. Atti della seconda riunione degli scienziati italiani tenuta in Torino nel settembre del 1840, Torino 1841, pp. 237 s.); il 26 settembre Risso lesse una «rivista degli esseri organici da lui osservati ne’ contorni di Nizza» (p. 239); la relazione manoscritta intitolata Exposé des êtres organisés marins observés à Nice depuis la publication de l’Histoire naturelle des principales productions du Midi è stata edita da Théodore Monod (1930). Per la quinta Riunione, che si tenne a Lucca nel settembre del 1843, Risso inviò una comunicazione che fu letta da Carlo Porro nell’adunanza del 19 settembre (cfr. Atti della quinta unione degli scienziati italiani, Lucca 1844, p. 383, e pp. 436 s. per il commento di Porro medesimo).
Le ultime opere curate da Risso furono Flore de Nice et des principales plantes exotiques naturalisées dans ses environs e Nouveau guide du voyageur dans Nice, et notices sur l’histoire civile et naturelle de cette ville (Nizza 1844).
Morì a Nizza il 25 agosto 1845, mentre stava lavorando a una Histoire naturelle des figuiers.
Nel 1854 usciva postuma in quella città la monografia Mollusques Céphalopodes vivants observés dans le parage méditerranéen du Comté de Nice.
Fu membro di oltre una trentina fra accademie e società; a segno della stima in cui era tenuto vi è il vastissimo numero di corrispondenti sparsi per l’Europa intera. Grazie alla sua fama, il primo museo municipale di cui Nizza si dotò fu proprio il Muséum d’histoire naturelle, che aprì al pubblico nel 1846, segnalandosi come uno dei più interessanti d’Europa.
Opere. Il corpus delle carte rimaste manoscritte è stato dettagliatamente descritto da T. Monod, Inventaire des manuscrits de Risso conservés à la Bibliothèque du Muséum d’histoire naturelle (Rissoana III), in Archives du Muséum d’histoire naturelle, 1931, n. 7, pp. 101-133.
Fonti e Bibl.: M. Bonafous, A. R., in Biographie universelle ancienne et moderne […]. Nouvelle édition…, XXXVI, Paris 1843, pp. 57 s.; J.-B.Toselli, A. R., in Biographie Niçoise ancienne et moderne..., II, Nice 1860, pp. 184-195; J.R. Bourguignat, Étude synonymique sur les Mollusques des Alpes Maritimes publiés par A. R. en 1826, Paris 1861; F.-E. Vayrolatti, La pharmacie à Nice du XVIme au XIXme siècle. Un pharmacien niçois A. R. (1777-1845). Notes et documents inédits, Nice 1911; E. Caziot - W.H. Dall, Synonymic study on the Mollusks of the Departement des Alpes-Maritimes mentioned by A. R. with notes on their classification, in Proceedings of the Academy of natural sciences of Philadelphia, 1919, n. 71, pp. 156-170; T. Monod, Un texte inédit de R. (Rissoana I), in Bulletin du Muséum national d’histoire naturelle de Paris, s. 2, 1930, n. 2, 2, pp. 363-374; Id., Une lettre inédite d’A. R. à Polydore Roux (Rissoana II), ibid., 1931, n. 3, pp. 287-289; R. Gasiglia, Hommage à A. R., in Lou Sourgentin, 1970, 27, pp. 6-23; Nice Historique, 1977, 80, n. 1 (numero speciale per il bicentenario della nascita, in partic. E. Hildesheimer, Nice au temps de R., pp. 3-23; Ch. A. Fighiera, L’ascendance d’A. R., pp. 26-48; A. Compan, Le vocabulaire niçois dans l’œuvre de R., pp. 49-71); A. R., 1777-1845, a cura di T. Monod - J.-C. Hureau, in Annales du Muséum d’histoire naturelle de Nice, 1977, 5 (numero speciale, in partic. T. Monod, Le naturaliste, pp. 29-33; L.B. Holthuis, The Mediterranean Decapod and Stomatopod Crustacea in A. R.’s published works and manuscripts, pp. 37-88; J.-C. Hureau, Les espèces animales décrites par A. R. 2. Statut actuel des espèces de poissons décrite par A. R., pp. 89-92; P.M. Arnaud, Les espèces animales décrites par A. R. 5. Révision des taxa malacologiques méditerranéens introduits par A. R., pp. 101-150; A. Logan, Révision des espèces du phylum Brachiopoda Duméril, 1806, décrites par A. R., p. 151; T. Monod, R. dans la nomenclature, pp. 155-157; T. Monod - J.C. Hureau, Essai de bibliographie de R., pp. 159-163; Iid., Annexes. 3. Cursus honorum, pp. 177 s.); G. Fredi - M. Meinardi, L’Ange et l’Orchidée. R., Vérany & Barla: une lignée de savants de renommée mondiale à Nice au XIXe siècle, Nice 2007, pp. 11-36; C.C. Emig, Révision des espèces de brachiopodes décrites par A. R., in Carnet de géologie, 2012, n. 2, pp. 15-30.