ONORIO II, antipapa
ONORIO II, antipapa. – Sulla sua nascita e la sua giovinezza si hanno pochi dati. Di nome Cadalo, nacque verso il 1010 da una famiglia di milites giunti nel Veronese e nel Vicentino da Monselice alla fine del X secolo (Cavallari, 1965 pp. 74 s.).
Nel 1028 è attestato come «clericus», poi nel 1030 suddiacono e nel 1034 diacono (Cenci, 1923, p. 189). Nel 1041 fu nominato vicedominus della Chiesa veronese (Schneider, 1926, p. 192). Il 24 maggio 1045 Cadalo «filius bone memorie Ingoni de loco Sablone» fu proclamato vescovo di Parma (Cavallari, 1965 p. 132): la sua elezione fu forse favorita dall’imperatrice reggente Agnese. Nel 1046 fondò il monastero di S. Giorgio in Braida a Verona (ibid., pp. 138-141).
Il 30 settembre 1061 Anselmo da Baggio, deciso riformatore e sostenitore del movimento patarinico, fu eletto papa, col nome di Alessandro II, con l’appoggio dell’arcidiacono Ildebrando, futuro Gregorio VII. L’elezione di Anselmo non fu subito comunicata all’imperatore e fu grazie al sostegno militare del normanno Riccardo, principe di Capua e conte di Aversa, se il papa poté esser consacrato a Roma il 1° ottobre. L’imperatrice Agnese colse così il pretesto per convocare, in ottobre, il concilio di Basilea, nel quale Cadalo fu eletto papa con il nome di Onorio II. Benzone, vescovo di Alba e delegato ufficiale dell’imperatrice, gli preparò l’ingresso a Roma, ingraziandosi gli abitanti della città con ingenti donazioni. L’imperatore di Bisanzio avviò contatti diplomatici con lui in vista di un accordo contro i normanni.
Lo scontro armato tra le fazioni di Onorio II e di Alessandro II avvenne alle porte di Roma, «in prato Neronis» (Savio, 1999, p. 995), il 14 aprile 1062: Onorio II conquistò la città leonina, mentre Alessandro si ritirava sul Campidoglio. Nel frattempo, l’arcivescovo di Colonia Annone e il metropolita di Brema-Amburgo Adalberto avevano sostituito Agnese nella reggenza dell’Impero. L’arrivo a Roma del duca Goffredo di Lorena a capo di un ingente esercito aprì una nuova fase nella lotta fra i due contendenti, ai quali Goffredo, contrario ai normanni, ma non ostile ad Alessandro II, chiese di ritirarsi nelle loro diocesi. Onorio II rifiutò, mentre Alessandro si recò nella sua diocesi di Lucca.
Il concilio di Augusta (24 ottobre 1062) affrontò la questione della legittimità dell’uno e dell’altro papa. In difesa di Alessandro si presentò Pier Damiani, cardinale vescovo di Ostia, sostenendo che i cardinali non avevano dato subito notizia all’imperatore dell’avvenuta elezione di Alessandro II solo perché costretti da circostanze difficili; sostenne inoltre l’indipendenza della validità dell’elezione del papa dal consenso del re. Il concilio fu favorevole ad Alessandro, il quale, con l’aiuto del duca Goffredo e dei normanni, nel 1063 tornò a Roma e riunì un concilio in Laterano in cui si scomunicò Onorio II (20 aprile). A sua volta questi, riunito un concilio a Parma col quale scomunicò Alessandro II, tornò a Roma a maggio, occupando Castel S. Angelo e S. Pietro. Ma la protezione di Cencio, figlio di Stefano prefetto di Roma, divenne una prigionia cui Onorio II poté sfuggire solo dietro pagamento.
Pier Damiani, che considerava Cadalo «apostolus antichristi» (Ep. 7 B; cfr. Die Briefe …, III, 1983, p. 99, Ep. 120), formula da cui si sarebbe passati all’epiteto di ‘antipapa’, chiese all’arcivescovo Annone di convocare un altro concilio a Mantova il 31 maggio 1064. Onorio II non partecipò, mentre Alessandro II rispose ad Annone circa le accuse di simonia e di alleanza con i normanni contro l’Impero. Il concilio depose e scomunicò Onorio II. Nel 1068 Enrico IV, in dissenso nei confronti di Alessandro II, mandò un’ambasceria a Cadalo, ma il papa lo scomunicò con l’ambasciatore Annone, assolvendoli solo dopo che si furono emendati.
Cadalo morì nel 1071 o nel 1072.
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