CLEMENTE III, antipapa
Guiberto, nato a Parma di nobile famiglia imparentata coi marchesi di Canossa, per favore dell'imperatrice Agnese tenne dal 1057 al 1063 l'ufficio di cancelliere per l'Italia. Sebbene favorevole alla riforma disciplinare del clero, alla morte di Niccolò II (1060) assunse, per motivi politici, posizione nettamente avversa al partito riformatore e spinse i vescovi lombardi a rifiutare il riconoscimento di Alessandro II. Rimasto lontano dalla vita pubblica per dieci anni, trascorsi probabilmente a Parma, al principio del 1072 fu creato arcivescovo di Ravenna da Enrico IV e canonicamente consacrato dietro prestazione di un vero giuramento di fedeltà. Ma, a quanto sembra, già nel 1074, era passato all'aperta ribellione contro Gregorio VII e veniva prima sospeso dall'ufficio (1075), poi scomunicato insieme coi vescovi lombardi (1076), infine di nuovo nominativamente condannato (1078), quasi in risposta alla scomunica lanciata sotto la sua guida dai ribelli contro Gregorio VII nel sinodo di Pavia del 1076. Capo riconosciuto del partito antigregoriano, fu eletto papa per volontà del re a Bressanone il 25 giugno 1080; da lui condotto a Roma, vi fu consacrato in Laterano (24 marzo 1084), prese il nome di Clemente III e impose la corona imperiale a Enrico e alla regina Berta (31 marzo) In un sinodo tenuto in San Pietro nel 1089 dichiarò nulla la scomunica all'imperatore; affermò, contro gli attacchi del partito riformatore, la validità dei sacramenti amministrati dai suoi fedeli; condannò la simonia e il nicolaismo. Per vent'anni imperatore e antipapa combatterono contro la Chiesa di Roma, senza che Guiberto riuscisse di effettivo aiuto alla politica imperiale. Morì l'8 settembre 1100 a civita Castellana.
Bibl.: O. Köhncke, Wibert von Ravenna, Papst Clemens III, Lipsia 1888. P. F. Kehr, Zur Geschichte Wibert von Ravenna (Clemens III), in Sitzungsberichte der preuss. Akad. der Wiss., 1921, pp. 355 segg., 973 segg.; J. Gay, Les papes du XIe siècle et la Chrétienté, Parigi 1926; Realencykl. für protestantische Theol. und Kirche, 3ª ed., XXI, p. 218 segg., XXIV p. 650; O. Francabandera, G. arcivescovo di R., Milano 1923.