GALLICOLI, ANIMALI
. Gli animali produttori di galle o cecidi (v. cecidio) si dicono cecidiozoi.
I cecidiozoi finora noti si annoverano fra gli Scolecidi, i Vermi e gli Artropodi. Dei primi si conosce un solo rotifero, Notommata Werneckii Ehr., cecidiogeno sulle alghe del genere Vaucheria. Molte forme galligene si trovano invece fra i Nematodi (Anguillulidi): il genere Tylenchus produce galle organoidi e istioidi su fiori e su foglie di graminacee e di altre fanerogame; molte specie del genere Heterodera su polloni e radici di piante di diverse famiglie. I cecidî prodotti da Vermi si dicono Elmintocecidî.
Fra gli Artropodi, oltre ai pochissimi Crostacei Copepodi che generano galle su alghe, interessano il cecidiologo gli Acari e gli Insetti. Vi sono Acari cecidiogeni fra i Trombididi e gli Bdellidi, ma i più importanti e numerosi appartengono alla famiglia degli Eriofidi o Fitoptidi: notissimo l'Eriophyes vitis Land., che origina l'erinosi della vite; altre numerosissime specie dello stesso genere e di generi affini originano galle organoidi e istioidi comuni su acero, olmo, tiglio, salice, frassino, salvia, ecc.
Gl'insetti cecidiogeni sono numerosissimi, molti anche ben noti, sia per la forma e la frequenza delle galle, sia perché alcuni determinano malattie assai dannose a piante utili (fillossera della vite) Nelle galle possono vivere parassiti dell'animale galligeno - Imenotteri, Ditteri - oppure semplici inquilini, durante lo sviluppo della galla o ancora quando la galla è già stata abbandonata dal cecidiozoo.
Poca importanza come galligeni hanno i Neurotteri (si può ricordare il Lestes viridis V. d. Lind. che produce semplici rigonfiamenti sopra Alnus, Betula, Fagus, Fraxinus, ecc.); gli Ortotteri (il solo Meconejna varium Fabr. sulla quercia); i Tisanotteri le cui galle furono trovate su piante di diversi continenti ma in numero esiguo (generi Thrips, Physopus). I Rincoti, invece, sono importantissimi: fra gli Omotteri, oltre i Cicadellidi e i Tingidi, sono particolarmente notevoli gli Psillidi produttori di deformazioni sopra rami e foglie e di galle organoidi a struttura complicata; gli Afidi (v.), fra i quali numerosi sono i generatori di cecidî a borsa, di arrotolamenti fogliari, di galle circumvallate, di deformazioni floreali (Adelges, Aphis, Myzus, Phylloxera, ecc.); i Coccidî le cui galle sono poco numerose in Europa ma molto diffuse in Australia specie su Eucaliptus, Acacia ecc. Fra i Coleotteri i galligeni non sono numerosi: sono specialmente Curculionidi (Aptn, Ceuthorrhynchus); i Buprestidi (Agrilus su Rubus), i Cerambicidi (Saperda su Populus), i Crisomelidi, i Laridi hanno importanza minore. Dei Lepidotteri diverse famiglie sono galligene (Tortricidi, Tineidi, Alucitidi, Sesidi, ecc.), ma i loro cecidî non sono frequenti in Europa. Fra i Ditteri interessano la cecidiologia i pochi Eumyidi (Muscidi); numerosissime sono le forme galligene fra i Cecidomidi, con molte centinaia di specie che producono galle a borsa, a tumore, a escrescenza carnosa, arrotolamenti fogliari, ecc. (Hormomyia, Contarinia, Diplosis, Asphondylia, Perrisia, ecc.), frequentissime in tutto il mondo. L'altro ordine d'insetti che per il cecidiologo ha la maggiore importanza è quello degl'Imenotteri con le tre famiglie Cinipidi, Tentredinidi, Calcididi nelle quali assai numerosi sono i generi galligeni particolarmente diffusi e noti: sono infatti dovuti a Imenotteri le galle più appariscenti e complesse che conosciamo delle querce: delle gemme, delle foglie, delle infiorescenze, molte dei salici, delle rose, di tante piante erbacee (per es. Cynips, Neuroterus, Isosoma, Pontania, Rhodites, Aulax, Andricus, Biorrhiza ecc.); le varie forme della generazione eterogonica ciclica di Cinipidi possono dare forme gallari affatto differenti.