Bulloch, Angela
Bulloch, Angela. – Artista canadese (n. Rainy River, Ontario, 1966) di origine inglese. Laureatasi in belle arti al Goldsmiths college (University of London) nel 1988, nello stesso anno ha preso parte alla Freeze exposition organizzata da D. Hirst a Londra insieme a Ch. Saatchi, venendo annoverata tra i cosiddetti Young British artists. Sin dai primi anni Novanta del secolo scorso, si è cimentata con esperimenti pioneristici di arte interattiva – per es. Pushmepullme (1991) e Betaville (1994) –, ispirandosi in parte all’arte concettuale degli anni Sessanta e Settanta; le sue opere multimediali implicano la presenza di uno spettatore che ne attivi, anche con il solo passaggio, i meccanismi luminosi e sonori. È stata finalista nel 1997 al Turner prize con le Rule stories, esperimento a metà tra arte e design in cui il gioco tra ciò che il visitatore può (o deve) fare e ciò che gli è invece impedito induce a una riflessione intorno alle regole e ai comportamenti entro cui siamo culturalmente costretti e alle nostre possibilità di scelta – uno dei temi più sensibili di Bulloch. Alla fine degli anni Novanta ha creato il primo prototipo delle sue pixel boxes, scatole cubiche formate da tubi fluorescenti in rosso, verde e blu che, animate da un software, possono comporre milioni di colori, con cui negli anni ha dato vita a una varietà di installazioni sempre più complesse, interattive e multimediali, con effetti sonori e luminosi, giochi di colori cangianti e riproduzioni di brani di film o programmi televisivi, per es. Prototypes (2000), Z-point (2005) e To the power of 4 (2005). Tra le opere più recenti, Smoke spheres (2009), Night sky (2010), Drawing machines (2011-12).