BREGNO, Andrea
Scultore e architetto, nato a Osteno sul lago di Lugano nel 1418, morto a Roma nel 1503. Poco nota è la sua attività giovanile. Sappiamo che eseguiva a Roma i monumenti del card. d'Albret o Lebretto in S. Maria in Aracoeli; del card. di Cusa (morto nel 1465) in S. Pietro in Vincoli; del card. Coca in Santa Maria sopra Minerva, magnifico per l'eleganza decorativa; in S. Maria del Popolo, il monumento del card. Gomiel, l'altare, firmato e datato 1473, per Rodrigo Borgia e due altaroli, e ancora il monumento al card. Cristoforo della Rovere e quello a Pietro Rocca (morto nel 1482); il magnifico monumento a Pietro Riario (morto nel 1472) ai Ss. Apostoli e quello di Raffaello Della Rovere. Sono anche suoi l'altare Piccolomini (1481-1485) nel Duomo di Siena, firmato; e un tabernacolo nella Madonna della Quercia (1490) presso Viterbo, dove ripeté ancora le idee giovanili. Con Mino da Fiesole e Giovanni Dalmata lavorò ad altri monumenti. Non poche sculture qua e là gli si attribuiscono. E gli scolari continuarono quel suo costante modo di disporre le tombe entro nicchie fiancheggiate da lesene ornate e da figure, ma con molto rispetto all'architettura non oppressa mai dalla scultura. Sotto Sisto IV fu l'artista più attivo e da tutti prescelto.
Bibl.: W. Friedländer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibliografia precedente); E. Lavagnino, Il palazzo della Cancelleria, Roma 1924; id., Andrea Bregno e la sua bottega, in L'Arte, XXVII (1924), pp. 247-263; H. Egger, Beiträge zu Andreas Bregno-Forschung (Festschrift Schlosser), Zurigo-Lipsia-Vienna 1927.