ANDREANI, Andrea
Incisore in legno, mantovano, noto specialmente per i suoi chiaroscuri. Non ne conosciamo la data né di nascita né di morte, ma sappiamo che dal 1584 al 1585 lavorava a Firenze, dal 1586 al 1596 a Siena, nel 1599 a Mantova, mentre dal 1602 al 1610 era diventato soltanto editore di opere d'altri. Non incise mai di sua invenzione e si valse delle composizioni di diversi artisti. Del periodo fiorentino ricorderemo i seguenti chiaroscuri: da Giambologna, Pilato che si lava le mani e il Ratto delle Sabine; da Iacopo Ligozzi, La Virtù in lotta tra l'Amore, l'Errore, l'Ignoranza e l'Opinione e La Verità incatenata; da Raffaellino da Reggio, La Madonna tra S. Francesco, S. Caterina e S. Giovannino. Del periodo senese sono i chiaroscuri ricavati dalle storie del Beccafumi nel pavimento del Duomo di Siena, e cioè il Sacrificio di Abramo, Eva, Vita di Mosè e Morte di Abele; dal Casolani, Una donna che contempla un teschio, e la grande e bella Deposizione dalla Croce. A Mantova ritrasse dal Mantegna i Trionfi di Giulio Cesare.
Bibl.: C. D'Arco, Di cinque valenti incisori mantovani, Mantova 1840; P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., I, Lipsia 1907; A. Reichel, Die Clairobscurschnitte d. XV, XVII u. XVIII Jahrh., Vienna 1925.