AMYKLAIOS (᾿Αμυκλαῖος)
Bronzista greco di Corinto, vissuto sullo scorcio del VI e nei primi decenni del V sec. a. C. Secondo Pausania (x, 13, 7) egli eseguì a Delfi, in collaborazione con i compatrioti Diyllos e Chionis, un donario per conto dei Focesi in ricordo della vittoria ottenuta da questi sui Tessali grazie a uno stratagemma dell'indovino Tellias (Paus., x, 1, 11; Herod., viii, 27). Era questo il terzo donario eretto a Delfi dai Focesi (cfr. Paus., x, 1, 10, 13, 4) e si trattava di un gruppo rappresentante il ratto del tripode delfico: le statue erano in bronzo, ed Erodoto le definisce μεγάλοι ἀνδριάντες, nel senso, senza dubbio, di statue maggiori del vero. Delle cinque statue componenti il gruppo, Chionis eseguì quelle di Atena e Artemide, mentre A. e Diyllos eseguirono in comune il gruppo di Eracle, Apollo e Latona. Si dovrebbe quindi ritenere che le statue isolate di Atena e Artemide fossero collocate alle estremità del gruppo e volte verso il gruppo centrale di Erade, Apollo e Latona. Nulla è rimasto a noi di questo donario; infatti i resti di una base di Delfi, con dedica dei Focesi e tracce di fissaggio per statue di bronzo, collegata a questo donario dal Keramopoullos, deve invece riferirsi al secondo donario focese, opera di Aristomedon. In ogni modo il gruppo di A., Chionis e Diyllos doveva rientrare, stilisticamente, nell'ambito delle opere della fine dell'arcaismo. Opere superstiti di analogo soggetto, quali la lotta per la cerva del celebre gruppo fittile di Veio o il ratto del tripode sul frontone del tesoro dei Sifni a Delfi, possono darci un'idea di queste composizioni.
Bibl: J. Overbeck, Schriftquellen, p. 480; H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, Stoccarda 1889, I, p. 113; W. Amelung, in Thieme-Becker, I, s. v. (con la bibl. preced.); A. D. Keramopoullos, in ᾿Αρχαιλογικὴ ᾿Εϕημερίς, s. III, 1908, p. 91 ss.; W. Déonna, Dédale, II, Parigi 1931, p. 128; G. Daux, Pausanias à Delphes, Parigi 1936, pp. 140, 146, n. 3; Ch. Picard, Manuel, p. 465, n. 1.