Vedi AMYKLAI dell'anno: 1958 - 1973
AMYKLAI (᾿Αμύκλαι, Amçclae)
Città della Laconia, sorgeva nel luogo dell'odierno Sklavochòri, a S di Sparta. Ritenuta d'origine micenea, si fa derivare il suo nome dall'eroe eponimo Amicle (Paus., iii, 1, 2). Sempre da Pausania sappiamo che vi era la tomba di Agamennone e Cassandra (ii, 16, 6). Sulla collina di Haghía Kyriakis presso Sklavochòri, scavi iniziati alla fine del secolo scorso e continuati dal Furtwängler nel 1904 e poi ancora dalla scuola tedesca nel 1925, hanno confermato l'esistenza dell'Amyklàion, il santuario di Apollo Karnèios, detto anche Amicleo o Iacinzio, sopra la collina stessa, mentre la città si stendeva in pianura. Questo santuario, venerato in tutta la Laconia e il cui culto fu fiorente sino in età romana, ha dato numeroso materiale votivo ed architettonico; quest'ultimo e la descrizione di Pausania (iii, 18, 9) hanno permesso la ricostruzione grafica del monumento in forma di trono, che gli Amiclei, verso la metà del VI sec. a. C., avevano dedicato ad Apollo e che era opera di Batykles, di Magnesia; su di esso era il colosso arcaico di Apollo, forse uno xòanon primitivo in legno. L'idolo era sostenuto da statue femminili, probabilmente kòrai; sulle sponde del trono erano rappresentati i Dioscuri che cacciavano alcune belve; numerosi i rilievi mitologici scolpiti che dovevano decorare il podio, su cui sorgeva il trono (v. batykles).
Bibl: G. Hirschteld, in Pauly-Wissowa, I, cc. 1996-997, s. v.; Lübker, in M. Ebert, Reallex. Vorg., I, s. v.; E. Fiechter, Amyclae. Der Thron des Apollo, in Jahrbuch, XXIII, 1918, pp. 107-245; E. Buschor-W. von Massow, Von Amykleion, in Ath. Mitt., LII, 1927, p. i ss.; W. B. Dinsmoor, The Architecture of Ancient Greece, Londra 1950, passim; Arch. Anz., 1926, p. 424.