AMIA (forse dal gr. ἀμία, sorta di pesce; fr. amie; sp. amia; ted. Kahlhecht; ingl. mudfish, bowfin)
Genere di pesci stabilito da Linneo per una specie sola Amia calva, propria dei fiumi e laghi della regione centrale e meridionale dell'America del Nord. Esso appartiene all'ordine degli Olostei, caratterizzati dalla presenza di uno scheletro osseo e dal bulbo dell'aorta muscolare con numerose valvole. Quest'ordine fu compreso da G. Müller, che lo fondò, nella sottoclasse dei Ganoidi, ma nei sistemi più recenti è compreso fra i Teleostomi. Il genere Amia L. si avvicina molto ai pesci ossei per la presenza di sottili squamme cicloidi embricate, per la coda omocerca, per le vertebre completamente ossificate e per la mancanza di fulcri nelle pinne, mentre si congiunge ai Condrostei e ai Dipnoi per possedere un cono arterioso e per la disposizione dell'apparato uro-genitale.
L'Amia calva L. ha il corpo allungato, posteriormente compresso, denti conici sulle ossa premascellari, mascellari e palatine, più piccoli sul vomere, le ossa pterigodee e i parasfenoidi. Ha una grande piastra giugulare. La pinna dorsale è unica, lunga e bassa, l'anale corta. Il colorito è verdiccio, più chiaro sul ventre, marmorizzato sui fianchi. Le femmine possono raggiungere la lunghezza di 60 centimetri circa; i maschi non oltrepassano i 45 centimetri, e presentano alla parte superiore della base della pinna codale una macchia nera con margine color arancio. È un pesce molto vorace, che si nutre di piccoli pesci, crostacei ed insetti. Passa l'inverno in semiletargo nelle acque più profonde, e nella primavera viene alla superficie e si reca nei punti più bassi, semipaludosi, rimovendo in parte le erbe per delimitare uno spazio circolare, ove depone poi le uova, che aderiscono alle foglie e ai fusti sommersi. Lo sviluppo delle uova è molto rapido, perché dalla prima segmentazione al completo sviluppo dell'avannotto passano solo 4 o 8 giorni; il maschio resta a guardia del nido e poi segue per qualche tempo il novellame per proteggerlo. Questi pesci vengono frequentemente alla superficie per ingoiare aria, la quale passa nell'ampia vescica natatoria che ha funzione respiratoria.
L'Amia calva L. è poco apprezzata come cibo, non essendo mangiata che dai negri. Da qualche anno è stata importata in Europa come pesce ornamentale.
A questo genere di pesci furono attribuite numerose specie fossili del Terziario europeo ed americano. Es. Amia calva Bonaparte, della Carolina del sud. Tra le forme fossili, ricordiamo A. longicauda Agassiz, di Montmartre.