GALLI (Galli Curci), Amelita
Nacque a Milano il 18 nov. 1882 da Enrico, banchiere, e da Enrichetta Bellisoni, d'origine spagnola e appassionata di canto, dalla quale fu avviata allo studio della musica.
Entrata nel conservatorio "G. Verdi" di Milano, fu allieva di V. Appiani per il pianoforte; diplomatasi nel 1903 a pieni voti, avrebbe dovuto intraprendere la carriera pianistica, ma P. Mascagni, che l'aveva ascoltata, le consigliò di dedicarsi al canto. La particolare ricchezza dei suoi mezzi espressivi e la grande musicalità le permisero di fare rapidi progressi, praticamente da autodidatta, con il saltuario aiuto di C. Carignani e Sara Dufes.
Esordì come soprano il 22 dic. 1906 a Trani, in Rigoletto di G. Verdi, nella parte di Gilda, ruolo che resterà tra quelli a lei più congeniali. Si affermò, quindi, rapidamente, cantando nei più importanti teatri italiani e stranieri: il 19 apr. 1908 debuttò al teatro Costanzi di Roma, ove fu Bettina in Don Procopio di G. Bizet, al fianco di G. De Luca e N. De Angelis, direttore L. Mugnone. Nella stagione 1908-09 fu ad Alessandria d'Egitto e poi al Biondo di Palermo, nel ruolo di Adina in Elisir d'amore di G. Donizetti. Nello stesso periodo sposò il pittore napoletano Luigi Curci; scritturata dal teatro de la Opera di Buenos Aires nel 1910, fu poi a Montevideo e nello stesso anno, tornata in Italia, trionfò al Dal Verme di Milano nel Rigoletto. Nella stagione 1910-11 fu protagonista della Sonnambula di V. Bellini al S. Carlo di Napoli, poi, nella stagione successiva, si esibì al teatro Regio di Parma e, di nuovo in Sudamerica, al Coliseo e al Colón di Buenos Aires, rispettivamente nel 1912 e nel 1915; negli stessi anni fu anche al teatro Bellini di Catania e al Verdi di Trieste.
Il repertorio della G. andava ampliandosi: dopo aver interpretato il ruolo di Sofia nel Rosenkavalier di R. Strauss, fu ammirata interprete di opere di C. Gounod e G. Meyerbeer, emergendo soprattutto nei ruoli di coloratura. Dopo un'apparizione, nel 1913, al teatro Costanzi di Roma, ancora in Rigoletto, fino al 1915 cantò al Real di Madrid, a Pietroburgo e al Lyceum di Barcellona, interpretando ruoli di soprano lirico leggero in opere di G. Rossini (Il barbiere di Siviglia), Donizetti (Lucia di Lammermoor), Bellini (Sonnambula), Meyerbeer (Dinorah) e Gounod (Romeo et Juliette).
Il 18 nov. 1916 esordì trionfalmente negli Stati Uniti, interpretando ancora una volta il ruolo di Gilda nel Rigoletto all'Auditorium di Chicago: da questo momento la carriera della G. si svolse soprattutto all'estero. Scritturata dalla Chicago Opera Company, vi si esibì ininterrottamente sino al 1925. Intanto, il 28 genn. 1918 aveva esordito a New York, al Lexington nella Dinorah di Meyerbeer, quindi, il 14 nov. 1921, riportò un trionfale successo al Metropolitan nella Traviata di Verdi. Da allora, per tre stagioni, la G. figurò contemporaneamente nelle due compagnie di Chicago e del Metropolitan di New York, poi solo nella seconda, fino alla stagione 1929-30. Di fatto in questi anni si esibì quasi esclusivamente negli Stati Uniti, con l'eccezione di due tournées in Inghilterra, nel 1924 e nel 1925, e di alcune apparizioni in Giappone, tra il 1929 e il 1935. Nel 1921, dopo il divorzio dal primo marito, aveva sposato il pianista americano Homer Samuele, suo accompagnatore.
Già dal 1919 la sua voce aveva cominciato a manifestare le prime incertezze d'intonazione nel registro acuto, difetto che si aggravò intorno al 1924 in seguito all'insorgere di un tumore alla trachea, ma la G. diede l'effettivo addio al palcoscenico solo il 24 genn. 1930, cantando nel Barbiere di Siviglia. Da questo momento l'aggravarsi della malattia le consentì solo sporadiche apparizioni in concerti; nel 1935, dopo un intervento chirurgico, tentò coraggiosamente di tornare sulle scene interpretando Mimì nella Bohème di G. Puccini, ma fu un insuccesso; si ritirò allora in California.
Morì a La Jolla il 26 nov. 1963 e fu sepolta a San Diego in California.
Secondo R. Celletti, la G. fu, tra le cantanti italiane della sua epoca, quella che più si avvicinò alla tipologia del soprano di "coloratura"; il repertorio scelto rispecchia in pieno le caratteristiche della sua voce e del suo temperamento artistico: oltre ai ruoli già ricordati, fu, infatti, ottima interprete dei Puritani di Bellini, di Linda di Chamounix di Donizetti, di Crispino e la comare di L. e F. Ricci, degli Ugonotti e dell'Africana di Meyerbeer, del Ballo in maschera (Oscar) di Verdi, di Lakmé di L. Delibes, di Mignon e Amleto di A. Thomas, di Manon di J. Massenet, di Carmen (Micaela) di Bizet, del Gallo d'oro di N. Rimskij Korsakov. Negli Stati Uniti fu considerata il miglior soprano d'agilità dopo Luisa Tetrazzini: la sua estrema disinvoltura nei passi d'agilità era qualcosa di più del semplice virtuosismo, in quanto sottolineava il pathos e la soavità dell'espressione. Il timbro non era bellissimo, perché alquanto povero di vibrazioni e di espansioni, più vitreo che cristallino, ma squisitamente strumentale, con venature esotiche nei tenui riflessi della smaltatura (Celletti). Significativo il giudizio di G. Lauri Volpi, che definì la sua "voce alata, dal timbro vellutato in tutta la gamma; omogenea nel colore, appena un poco opaco, ma soavissimo e riposante, mai infantile e scialbo".
La G., insieme con T. Schipa e G. De Luca, incise molti brani d'opera e canzoni su dischi Victor, spesso anche in ruoli non interpretati in teatro, il che le procurò una grande popolarità presso il pubblico americano, quasi a livello di quella di E. Caruso; del resto, insieme con Caruso, Schipa, J. McCormack, De Luca e F. Šaljapin, essa fu tra i più acclamati pionieri dell'incisione discografica.
Discografia: Acustici Victor - USA, 1916-17: brani da Rigoletto (74499), Lucia di Lammermoor (74509), Lakmé (74510), Roméo et Juliette (74512), Dinorah (74543), Martha (74536), La sonnambula (74538), Il barbiere di Siviglia (74551), Perla del Brasile di F. David (74552), I puritani (74558), Lucia di Lammermoor, sestetto (95212), Manon Lescaut di D. Auber (64669), Le nozze di Figaro di W.A. Mozart (64748); 1918-19: Rigoletto (87567), La traviata (89133-34, 74594), Don Pasquale (74599), Mignon (74653), La traviata (64820), La sonnambula (64918); 1929-21: La sonnambula (4644), I pescatori di perle (74718), La traviata (64945), Il gallo d'oro di Rimskij Korsakov (660609); 1922-24: Lucia di Lammermoor (66125), Sadko di Rimskij Korsakov (66136), Stella del Nord di G. Meyerbeer (74784), Madama Butterfly (74796), Linda di Chamounix (74812), Don Cesar de Bazan di Massenet (1018), Manon (1018), I puritani (6432), La sonnambula e Lucia di Lammermoor (8067), La sonnambula e Semiramide (D.B. 812), Il trovatore (D.B. 813), Rigoletto (3034), Don Pasquale (3034), La traviata (3038), Dinorah (6469). Elettrici Victor - USA: 1925-30: Amleto di A. Thomas (6562), Zémire et Azor di A.E. Grétry (6784); reincisioni da Il barbiere di Siviglia (7110), Mignon (7110), Il trovatore (7655), La traviata (8089), Rigoletto e Lucia di Lammermoor (10012), Dinorah (1174), La traviata (1774), Rigoletto (1755 e 3051), La traviata (3054), Don Pasquale (3056), Sadko (1524).
Ristampe a 78 giri: Manon Lescaut (VA 8), Semiramide (VB 5), La sonnambula (VB 5), Amleto di Thomas (VB 65), Philémon et Baucis (VN 66). Reincisioni in microsolco 1955-62: La sonnambula, I puritani, Lucia di Lammermoor, Linda di Chamounix, Don Pasquale (RCA Camdem - LCC 34), I pescatori di perle, Roméo et Juliette, Dinorah, Rigoletto, La traviata, Martha (id., CDN 1004); RCA Victor: Lucia di Lammermoor, Rigoletto (LTC 1003 e WCT), Rigoletto (LTC 1006); Camden USA: La traviata (ECC 13); Victor USA: La traviata, I pescatori di perle, Roméo et Juliette, Dinorah (SIL 63); His Master's Voice - Gran Bretagna: Rigoletto, Lucia di Lammermoor (7 RQ 3080), Rigoletto (QJLP 104).
Fonti e Bibl.: Necrologi in Il Tempo, 28 nov. 1963; Il Corriere della sera, 28 nov. 1963; Oggi, 12 dic. 1963; E.C. La Massena, G.C. Life of song, New York 1945; A. Favia-Artsay, A. G.C., in Record Collector, IV (1949), pp. 163-179; G. Lauri Volpi, Voci parallele, Milano 1955, pp. 15 ss.; R. Celletti, Le grandi voci, Roma 1964, coll. 307-311 (con discografia); Id., in Storia dell'Opera, III, 1, Torino 1977, pp. 308, 404; Id., in Enc. dello spettacolo, V, Firenze-Roma 1958, col. 857; V. Frajese, Dal Costanzi all'Opera, IV, Roma 1978, pp. 97, 114; The New Grove Dict. of music and musicians, VII, pp. 126 ss.; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, III, p. 102; The New Grove Dict. of opera, II, pp. 334 s.