Amedeo Modigliani
Un artista moderno, maestro di sintesi
Il pittore e scultore Amedeo Modigliani elaborò uno stile inconfondibile: volti semplificati e ridotti a poche linee sommarie, colori intensi, pose composte, inquadrature ravvicinate.
Le misteriose figure dipinte, la vita breve e dissoluta fanno di lui un modello di artista novecentesco, tormentato e geniale
La fama di Modigliani è diffusa in tutto il mondo: un artista geniale, dallo stile personalissimo e inconfondibile. Nato nel 1884 a Livorno da una famiglia ebrea, a soli 14 anni inizia a dipingere nello studio di Guglielmo Micheli, un artista di scuola macchiaiola.
Un viaggio compiuto in varie città italiane (Napoli, Roma, Firenze, Venezia) e nei loro musei fa emergere prepotentemente in Modigliani la sete di nuove esperienze. Così, nel maggio 1901 si trasferisce a Firenze per iniziare i corsi di disegno presso la Scuola libera del nudo.
Incontra il pittore cileno Manuel Ortiz de Zárate che gli descrive con entusiasmo il panorama artistico di Parigi: gli impressionisti come Claude Monet, Édouard Manet e Pierre-Auguste Renoir, i maestri del colore come Gauguin, Vincent Van Gogh, Cézanne, i celebratori della vita moderna e delle sue miserie, come Henri de Toulouse-Lautrec. Il giovane Modigliani è affascinato da questi racconti. Trasferitosi a Venezia per studiare all’Istituto di belle arti, trascura i corsi per passare il tempo disegnando tra caffè e locali in compagnia di altri pittori dal temperamento inquieto.
Finalmente, nel 1906, il giovane Amedeo può partire per Parigi. Vive in quartieri come Montparnasse e Montmartre, abitati da artisti esordienti, con poco denaro e molte idee. Visita musei e gallerie, ammira con i suoi occhi l’arte più innovativa, compresa quella di Henri Matisse e Pablo Picasso.
Il suo principale interesse è la figura umana, studiata attraverso il disegno, la pittura e la scultura. Dipinge prevalentemente in interno e il suo stile è debitore delle ricerche sui volumi di Cézanne e dei colori intensi dei fauves. Se la sua arte cresce, lo stile di vita diviene sempre più disordinato. La salute già fragile è progressivamente minata dall’abuso di alcol e droghe, mentre la difficoltà a vendere i propri dipinti lo mette in condizioni finanziarie critiche.
A Parigi vi sono in quest’epoca vari movimenti artistici (il cubismo, il fauvismo, il futurismo) ma Modigliani, pur traendone ispirazione, non si lega ufficialmente a nessun gruppo. Cerca il suo linguaggio, la sua originalità. È affascinato dalla tradizione classica e dai grandi maestri del disegno, ma allo stesso tempo si avvicina all’arte tribale africana e oceanica. Di questa apprezza l’espressività e l’estrema capacità di sintesi che desidera raggiungere anche nelle proprie opere. Si dedica soprattutto alla scultura e conosce lo scultore rumeno Constantin Brâncusi, con cui condivide l’interesse per un’arte liberata da ogni elemento descrittivo.
Con lo scoppio della Prima guerra mondiale (1914) la vita, anche per gli artisti, diviene più dura. Modigliani dipinge con passione e ritrae modelle e amici con un disegno schematico che richiama linee geometriche e forme arcaiche, animato da colori decisi e intensi, talvolta brillanti, talvolta cupi. In questo periodo (1916) avviene l’incontro con Léopold Zborowski, un letterato polacco che diventerà suo stretto amico, protettore e mercante, determinandone la fortuna commerciale e la fama. Ma all’artista non rimane molto da vivere. L’esistenza dissoluta e una grave forma di tubercolosi lo portano alla tragica morte nel gennaio 1920, a soli 36 anni. Le opere di questi anni rendono tuttavia celebre il nome di Modigliani. Originale ritrattista, non punta alla somiglianza. Di ogni volto mantiene i principali caratteri fisionomici, ma allo stesso tempo elabora una visione idealizzata e mentale: i colli si allungano, gli occhi diventano fessure trasparenti, le forme di teste e corpi ricordano gli archi appuntiti e slanciati delle architetture gotiche. La sua arte nasce dunque dalla realtà ma, attraverso la costante ricerca di purificazione delle forme, giunge a immagini misteriose ed enigmatiche, secondo un personale ideale di perfezione.