AMASTRI ("Αμαστρις)
Nipote di Dario III Codomanno, ultimo re di Persia, andò sposa, per volontà di Alessandro Magno, a Cratero nel 324, a Susa: abbandonata da questo due anni dopo, passò a nozze con Dionisio, tiranno di Eraclea Pontica, al quale partorì tre figli. Morto Dionisio (305 a. C.), essa tenne per alcuni anni la reggenza della signoria in nome dei figli, protetta prima da Antigono, poi da Lisimaco, che, nel 302, la fece sua moglie. Ma, dopo avergli dato un figlio, Alessandro, Amastri dové separarsi anche da lui, quando Lisimaco, in seguito all'alleanza stretta con Tolomeo, dové sposarne la figlia Arsinoe (300 a. C.). Ritornata nella sua signoria di Eraclea, rinunziò alla reggenza appena i suoi figli Clearco ed Ossatre furono arrivati alla maggiore età. Pare però che essa seguitasse ad occuparsi delle faccende dello stato (aveva fondato la città di Amastri e coniò monete con la leggenda 'Αμάστριος βασιλίσσης); sicché i figli la fecero uccidere. Lisimaco ne prese vendetta, facendo catturare e giustiziare i due matricidi (289-8).
Bibl.: Droysen, Geschichte des Hellenismus, 2ª ed., Gotha 1877; Beloch, Griech Geschichte, 2ª ed., IV, 1925-27; Berve, Das Alexanderreich auf prosopogr. Grundlage, Monaco 1926.