AMARI, Michele, conte di S. Adriano
Fratello del giurista Emerico, nacque a Palermo il 26 giugno 1803. Nel 1836 fu decurione di Palermo e nel 1848 intendente a Messina. Durante il periodo costituzionale fu deputato del comune di Campobello di Licata al Parlamento siciliano, e poi, per breve tempo, dal gennaio al febbraio 1849, ministro delle Finanze, succedendo al Cordova. Soffocata la rivoluzione siciliana, l'A. emigrò a Genova. In questa città, nell'aprile 1860, costituì, con P. Marano e V. Errante, un comitato siciliano per aiutare il movimento insurrezionale in Sicilia, e dopo la spedizione vittoriosa di Garibaldi nell'isola promosse sottoscrizioni per l'invio di nuovi contingenti di volontari.
Nominato nel giugno 1860 incaricato d'affari del governo provvisorio di Sicilia presso la corte di Torino, ebbe la fiducia del Cavour, al disegno politico del quale si collegava in quel periodo l'azione di alcuni gruppi di liberali moderati siciliani: nel luglio si recò a Palermo per portare a Garibaldi le istruzioni del presidente del consiglio piemontese. Nel settembre, in seguito alle dimissioni del prodittatore Depretis, che si batteva per una rapida annessione, cui riluttavano Garibaldi e Crispi, l'A., che seguiva l'indirizzo del prodittatore, pur intendendo che si tenesse conto delle esigenze autonomistiche della Sicilia, dette a sua volta le dimissioni. Tornato in Sicilia alla fine dello stesso anno, nel rinnovamento del Consiglio di luogotenenza che si ebbe nel febbraio 1861 assunse le funzioni di presidente e il dicastero delle Finanze. Nel 1861 fu pure nominato senatore del Regno. Negli anni seguenti fu prefetto di Modena, Como e Livorno, e infine consigliere della Corte dei conti dal 1868 al 1876.
L'A. morì a Palermo il 7 genn. 1877.
Bibl.: A. D'Ancona, Carteggio di M. Amari, II, Torino 1896, pp. 88-89, 107-109, 143-144 e passim; L. Natoli, La rivoluzione siciliana del '60 e il conte M. Amari di S. Adriano, in La Sicile illustrée, 1910; C. Maraldi, La rivoluzione siciliana del 1860 e l'opera politico-amministrativa di Agostino Depretis, in Rassegna storica del Risorgimento, XIX (1932), pp. 440, 450, 454, 475, 481, 503, 508; E. Di Carlo, Dodici lettere inedite di M. Amari al conte Michele Amari di S. Adriano, Palermo 1931; La liberazione del Mezzogiorno e la formazione del Regno d'Italia. Carteggi di Camillo Cavour, Bologna 1949, I, p. 310; II, pp. 368-369 e passim; IV, ibid. 1954, pp. 238-239, 317-318, 341-342; V, ibid. 1954, p. 296; D. Mack Smith, Cavour and Garibaldi, Cambridge 1954, pp.397-398 e passim; F.Brancato, Storia della Sicilia post-unificazione, I, La Sicilia nel primo ventennio del Regno d'Italia, Bologna 1956, pp.77-79 e passim.