ALTAMURA (A. T., 27-28-29)
Città della provincia di Bari, capoluogo di circondario fino al 1927; conta 27.165 abitanti. Sorge su di un'altura isolata (473 m.), nel tratto più elevato delle Murge, ma guarda verso la lunga fossa che divide la Puglia dalla Basilicata (fossa premurgiana).
Il territorio comunale è fra i più vasti della Puglia (42.783 ett.) e si estende da NO. a SE. per una lunghezza di 38 km. La maggior parte di esso è a seminativi e a pascoli; i cereali, infatti, e il bestiame costituiscon0 la maggior ricchezza della popolazione, che è quasi esclusivamente agricola. Tanto dalla parte delle alte Murge quanto dalla parte di Matera le uniche costruzioni abitate sono le cosiddette "masserie", aggruppamenti di stalle, di case, di corti, che sorgono a distanza perfino di chilometri l'una dall'altra. Nelle vicinanze del centro sono coltivati il mandorlo e la vite; e quest'ultima coltura si vien diffondendo sempre più anche nelle lontane campagne. A 6 chilometri dalla città, e dalla parte di nord, si affonda una delle più ampie voragini carsiche della Puglia, nota per l'appunto col nome di "Pulo di Altamura" (diametro, 500 m.; profondità, 75 m.).
Altamura è posta al punto d'incontro della ferovia Spinazzola-Gioia del Colle con l'altra ferrovia (a scartamento ridotto) Matera-Bari. La città ha forma ellittica, con l'asse maggiore da est ad ovest. Quasi nel centro di essa sorge la cattedrale dell'Assunta, incominciata per iniziativa di Federico II nel 1232, e in seguito parecchie volte restaurata e rimaneggiata. Bellissimo è il portale del sec. XIV, ogivale con timpano retto da due colonne poggianti su due leoni. La facciata, fiancheggiata da due campanili romanico-ogivali malamente terminati in alto, ha una bella rosa centrale, anch'essa del sec. XIV. Nell'interno, dove si sono avuti rifacimenti e deturpamenti in epoca moderna, rimangono le colonne con archi a pieno centro nella navata centrale, e archi ogivali nelle laterali. Notevole l'Assunzione, grande quadro di scuola veneta del sec. XVI, il coro ligneo con 54 stalli, del sec. XVI, e una sedia episcopale lignea dello stesso secolo. Nella chiesa di S. Nicolò dei Greci si osservano interessanti bassorilievi della Genesi e della vita di Cristo. Ricordiamo ancora il monumento ai martiri del 1799 dello scultore A. Zocchi.
Notizie storiche. - Altamura sorse fra diruti casali, non prima dell'epoca sveva, checché ne pensino l'Olstenio - sarebbe per lui l'antica Tupazza dell'itinerario di Antonino -, il Nardi, il Pratilli. Federico II, come già nella Capitanata, cercò di formare nel cuore delle Puglie nuovi centri, attirandovi con privilegi Saraceni ed Ebrei, donde i noti versi.
Ex gente collectitia - Altamura haber initia;
Sordida et avara - gente nullaque clara.
Su questi infatti l'imperatore sapeva di poter contare, contro Saraceni di Sicilia e baroni riottosi. Come data della fondazione di Altamura s'indica generalmente il 1232; ma è piuttosto l'anno della charta dei privilegi accordati dallo Svevo ad un tal Riccardo, cui concedeva l'investitura della chiesa da lui noviter fondata. È da presumere che si fosse già formato un primo nucleo cittadino, donde il futuro comune. Accanto alle pretese feudali travagliarono il paese quelle ecclesiastiche, del vescovo di Gravina. Carlo I d'Angiò non obstante quod fuerit constructa de hominibus demanii la donò a Ludovico de Belloloco, indi a Sparano da Bari, insieme con Grandiano, Monterone e Polignano; passò quindi ad altre famiglie, e nel 1431 ai del Balzo, i quali ne furon privati per il tradimento di Pirro implicato nella Congiura dei baroni. Ridotta in demanio verso il sec. XVI, angustiata dai balzelli, l'università fu concessa ad Ottavio Farnese, genero di Carlo V, finché, col pagamento di venticinque mila ducati, non divenne città libera.
Ligia a Carlo d'Austria, vide gioiosa esiliare il suo vescovo de Rinaldis inquisito per la congiura di Macchia; baluardo del partito repubblicano, ostinata contro il Ruffo, soffrì gravi saccheggi dai sanfedisti. Nel castello, ora scomparso, è fama morisse strozzato (1463), ad istigazione di Ferdinando I d'Aragona, l'ultimo pirincipe di Taranto, Giannantonio Orsini, figlio di Raimondello.
Altamura diede i natali all'economista Luca De Samuele Cagnazzi e al musicista Fr. Saverio Mercadante.
Bibl.: Capitolo e privilegi confermati dal Re Cattolico e poi da Ott. Farnese (1614) nell'Archivio di stato di Napoli, Sommaria, Pandetta antica II, proc. 9; De Vidania, Copia di relazione del Cappellano maggiore del Regno a S. E. il Viceré, per li Canonicati di Altamura, Napoli 1731; O. Serena, Poche osservazioni su una monografia di Altamura, napoli 1860; id., La preziosa pergamena con cui nel 1243 Federigo di Svevia restituiva Altamura, ecc., Barletta 1871; G. Miraglia, Ordinanza della Commissione demaniale della prov. di Bari per la verifica dell'agro deman. di Altamura, Roma 1881; P. Viti, Indagini storiche sulle antichità di Altamura, Trani 1888; O. Serena, Alcuni fatti della rivoluzione del 1799 in Altamura, in Rassegna pugliese, XVII (1900), p. 81; id., Altamura, (1734-1737), ivi, XVII (1900), pp. 210 segg., 246 segg.; id., La chiesa di Altamura, ivi, XIX (1902), p. 322 segg.; id., Di un'antica università degli studi in Puglia, ivi, I (1884); C. Colamonico, Il Pulo di Altamura, Udine 1917.