Sindacalista e donna politica italiana (Cantiano, Pesaro e Urbino, 1904 - Roma 1976). Militante nel Partito comunista sin dalla sua fondazione, all’avvento del fascismo ha scelto l’esilio, ma rientrata più volte in Italia per diffondere materiale antifascista è stata arrestata nel 1933 e scontò otto anni di carcere. Dopo due anni di confino, ha partecipato attivamente alla Resistenza a Roma, organizzando le masse femminili. Responsabile della commissione consultiva femminile della CGIL, da questa è stata designata alla Consulta. Dirigente e fondatrice dell’Unione donne italiane (UDI), nel 1946 è stata eletta all’Assemblea Costituente. Nel 1948 è stata senatrice di diritto per meriti antifascisti e nella seconda e terza legislatura è stata eletta nelle fila del PCI alla Camera dei Deputati. Dal 1952 al 1960 ha anche guidato il sindacato nazionale delle “tabacchine”. Durante tutta la sua carriera sia istituzionale che sindacale si è sempre spesa per l’emancipazione femminile, il miglioramento delle condizioni carcerarie e lavorative, e per combattere le ingiustizie sociali.