Isomero dell’acido nicotinico, ottenuto introducendo nella piridina un gruppo carbossilico in posizione para rispetto all’atomo d’azoto. Si ottiene per ossidazione della γ-picolina o dell’acido citrico. Si presenta in cristalli incolori, poco solubili in acqua. Ha importanza la sua idrazide, C5H4NCONHNH2, polvere cristallina bianca, amarognola, ottenuta condensando l’estere etilico dell’acido i. con l’idrazina; esercita azione batteriostatica e, forse, battericida nei confronti del bacillo della tubercolosi, rispetto al quale ha un’attività maggiore di quella degli altri chemioterapici (streptomicina, PAS), mentre non ha nessuna azione contro altri microbi patogeni. Per questa attività specifica e per la scarsa tossicità, l’idrazide dell’acido i. è uno dei farmaci più usati per la cura della tubercolosi sia nelle forme acute sia in quelle croniche.